Si tratta di un argomento che può passare in secondo piano, data la situazione attuale del nostro Paese, ma che interesserà comunque tutti gli esercenti: il nuovo tracciato in vigore da gennaio 2021 per l’invio dei corrispettivi. Stiamo parlando del tracciato XML7, imposto dall’Agenzia delle Entrate a partire (se non ci sono ulteriori proroghe) dal 1° gennaio 2021, anche per molte categorie “extra” rispetto a quelle finora interessate dall’RT.
Saranno infatti interessate anche categorie come quella degli artigiani, dei B&B e degli alberghi, dei parrucchieri, dei meccanici, e molte altre.
Andiamo per ordine.
COME MUOVERSI?
Diventa necessario, se non ancora acquistato, dotarsi di un Registratore Telematico. Nel caso in cui si stesse già utilizzando, sarà invece necessario aggiornarlo secondo questo nuovo tracciato, entro e non oltre il 31/12/2020.
Per aggiornarlo è necessario far riferimento alla propria software house o al proprio fiscalizzatore di fiducia e fornire, al momento dell’aggiornamento, informazioni tra cui:
- Attui una gestione separata dell’IVA?
- La tua attività consiste in cessione beni e/o prestazione servizi?
- Che gestione di IVA attui?
- Gestisci buoni pasto?
- Gestisci buoni, voucher o gif card?
- Rispondendo a queste domande e seguendo le direttive dei tecnici si potrà configurare correttamente il dispositivo.
LE MODIFICHE PIÙ IMPORTANTI
Le modifiche più interessanti rispetto all’XML “tradizionale” riguarderanno soprattutto:
- Nuovi campi per il tipo di documento
- Nuovi campi per identificare la natura dell’operazione che si sta effettuando
- Nuovi codici di errore per le fatture eventualmente scartate
- Nuovi codici di “tipo ritenuta”
- Inserimento dell’importo del bollo facoltativo
E SE NON AGGIORNO IL DISPOSITIVO?
Purtroppo non c’è molta scelta! Nel caso in cui il proprio dispositivo telematico non venisse aggiornato entro il 1° gennaio 2021 cesserà di essere utile, perché non trasmetterà più i dati all’Agenzia delle Entrate.
Ad oggi non è prevista alcuna proroga, dato che l’adeguamento è già slittato dal 1° ottobre 2020, e il periodo delle sanzioni sembrerebbe partire proprio dal 1° gennaio 2021.
La responsabilità in caso di mancato aggiornamento sarà esclusivamente dell’esercente.
ALCUNI INCENTIVI INTERESSANTI
Per tutto il 2020, fino ad esaurimento fondi, è stato stanziato un credito d’imposta che permette di recuperare fino a 250€ della spesa sostenuta.
Invece per il 2021 non sembrano essere previsti incentivi (dato che, teoricamente, ci si dovrebbe già essere adeguati).